Ho scritto una lettera all’Assessore Morroni per sollecitare risposte concrete e coerenti con le modifiche normative intervenute negli ultimi mesi alle istanze delle associazioni di pesca sportiva, con l’obiettivo di individuare soluzioni efficaci alle criticità da queste evidenziate.
La recente modifica al decreto Milleproroghe assume una portata ben più incisiva delle precedenti. La sospensione fino a fine 2023 del divieto di immissione in natura di quelle specie ittiche che prima dell’entrata in vigore del DM 2 aprile 2020 erano legittimamente utilizzate per i ripopolamenti perché considerate autoctone, offre alla Regione l’opportunità di andare incontro alle importanti esigenze da tempo esposte del comparto della pesca sportiva.
Se a fronte dell’innegabile valore economico e sociale della pesca in Umbria, come in più occasioni riconosciuto, le ragioni che impedivano un’apertura della Regione nei confronti dell’immissione delle specie ittiche classificate come alloctone dal DM 2 aprile 2020 erano da rinvenirsi nelle limitazioni imposte dalla normativa nazionale, la modifica normativa intervenuta consente oggi alla Giunta di dare un segnale forte di vicinanza alle associazioni piscatorie.
Nel solco di quanto fatto da altre Regioni, è auspicabile consentire sin d’ora l’immissione delle specie utilizzate per i ripopolamenti prima dell’entrata in vigore del DM 2 aprile 2020.
Ciò al fine di salvaguardare il comparto della pesca sportiva e l’irrinunciabile indotto da essa generato ed evitare che l’attuale situazione di incertezza si rifletta sulla prossima stagione, il cui inizio è alle porte.