Sono passati diversi giorni dall’oramai tristemente famoso decreto del Presidente del consiglio dei ministri, che ha dichiarato l’Italia un’unica zona protetta.
Il nostro Paese, dal 12 marzo è zona protetta, con importanti limitazioni alla circolazione delle persone e all’esercizio delle attività commerciali e produttive.
Questo significa anche che, se oggi vuoi andare in giro, lo devi provare. Devi cioè dimostrare che lo spostamento è dovuto a esigenze di lavoro o di necessità (fare la spesa, portare fuori il cane etc).
Come?
Compilando un’autocertificazione.
È online il nuovo modello di autocertificazione, che tutti – ma proprio tutti – dovranno portare con se quando escono.
L’autocertificazione consiste in una dichiarazione, che l’interessato fa su determinati fatti (ma anche stati o qualità), consapevole che una dichiarazione non rispondente al vero può portarlo a sanzioni amministrative (pecuniarie) o addirittura penali, così come ci insegnano il decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000 n. 445 e l’art. 495 del codice penale.
Non sapete come scriverla? Niente paura!
Basta andare sul sito del Ministero dell’Interno – o cliccare sul seguente link per trovarla.
Basterà poi compilarla, dal momento che è progettata in modo tale da poterla comodamente modificare dal tuo computer, telefonino o tablet.
Di seguito gli elementi essenziali che non possono mancare:
- le generalità di chi rilascia la dichiarazione (nome, cognome, residenza, numero di telefono);
- l’identificazione di chi rilascia la dichiarazione (con l’inserimento dei dati della carta di identità o della patente o di altro documento utile ai fini del riconoscimento);
- la dichiarazione di essere a conoscenza delle limitazioni allo spostamento all’interno di tutto il territorio nazionale;
- la dichiarazione di non essere sottoposto alla misura della quarantena;
- la dichiarazione di essere a conoscenza delle sanzioni previste in caso di violazione delle misure che limitano lo spostamento;
- le motivazioni dello spostamento (da scegliere tra esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute, rientro presso la propria casa – se ad esempio si era fuori comune o regione);
- la specifica della motivazione prescelta (esempio se si è scelto “situazione di necessita”, specificare che “lo spostamento è dovuto per permettere al mio animale domestico di espletare i propri bisogni fisiologici” o “lo spostamento è dovuto per necessità di acquistare beni alimentari o farmaci”; ugualmente se si è scelto “esigenze lavorative” precisare che “lo spostamento è dovuto a esigenze lavorative, in quanto medico presso….” Oppure “lo spostamento è dovuto per esigenze lavorative in quanto impiegato in una delle attività di cui agli Allegati 1 e 2 del DPCM 11 marzo 2020”.
Rispetto alla precedente autocertificazione, è stata quindi aggiunta una nuova voce che contiene la dichiarazione di non trovarsi sottoposto alla misura della quarantena (che comporta un divieto assoluto di muoversi dalla propria abitazione) o che non si è risultati positivi al virus “COVID-19”.
Il nuovo modello prevede anche che l’operatore di polizia controfirmi l’autodichiarazione, attestando che essa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. In tal modo il cittadino non deve allegare all’autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità.
Ricordate: la dichiarazione deve essere portata sempre con voi, qualsiasi siano le ragioni del vostro spostamento e va esibita su richiesta degli organi di controllo. Per rafforzare le vostre ragioni meglio conservare con voi anche lo scontrino della spesa o della farmacia (se si è usciti per tale motivo).
Il circolare senza valida giustificazione, costituisce inosservanza di un provvedimento dell’autorità, che è un reato.
Se dobbiamo muoverci da casa, facciamolo seguendo le regole, solo così possiamo fermare il Coronavirus insieme.